sabato 16 luglio 2016

Il mio orto...così poco felice

L'inizio di questa avventura è stato certamente burrascoso e deludente, tra impegni di lavoro, familiari e meteo avverso le cose sono andate quasi tutte storte. La prima semina è andata completamente bruciata tranne una coraggiosissima pianta di zucchine, un cane ha fatto incursione nel recinto dei polli uccidendo due galline e il gallo e il tempo pazzo, tra grandine, trombe d'aria e sole cocente ha dato il colpo di grazia alle povere superstiti della seconda e terza semina (la piantina di zucchine resiste stoica!). Ma in fondo la natura (della Natura e del contadino) è questa e la parola chiave per chi coltiva la terra è RESILIENZA, perciò, come la zucchina ha dato nuovi getti e le galline sono uscite dalle fronde seppur terrorizate, noi si riparte, zappa in mano e si continua senza paura!


Antares, che ora razzola sereno nei Campi Elisi

venerdì 22 aprile 2016

Primi acquisti e semenzaio

Eccoci! L'inizio di questa avventura orticola è stato molto intenso quindi questo post e i prossimi due-tre sono "in ritardo" di circa quindici giorni (la semina risale infatti all'8 aprile) ma l'importante è esserci.
La prima cosa fatta dopo una perlustrazione del terreno è stata procurarsi attrezzi e sementi, ammetto che, presa dall'euforia, mi sono rivolta banalmente a Leroy Merlin, ma va bene così, ci sarà tutto il tempo di seguire il progetto che ho in mente (qualcosa di semplice che riguarda varietà antiche, semi autoprodotti, permacultura e robine facili così).
La primissima, fondamentalissima, utilissima cosa comprata è stata.....una zappa!
Il più antico strumento agricolo utilizzato dall'uomo, così perfetto nella sua semplicità da non aver quasi subito variazioni nell'arco di 5000 anni, ovvero dal Neolitico ad oggi.
Poi qualche piccolo attrezzo utile come una piccola paletta per rinvaso, guanti, stivali di gomma e finalmente semi ! semi ! semi !
Per il momento solo poche varietà, insalata, pomodorini, carote, piselli, fagiolini, fragole, zucchine, basilico e qualche pianta da fiore per attirare le farfalle e rendere più carino l'orto (ah, così per informazione, sono Sagittario e quindi un'esteta nata ;) ).

Essendo inizio aprile i semi sarebbero potuti andare a dimora direttamente in terra ma mio suocero è abituato a piantare a fine aprile/inizio maggio quindi per quest'anno ci siamo adeguati a lui e siamo partiti in semenzaio piantando tutti i semi presi tranne pomodorini, fagiolini e carote che saranno piantati direttamente in campo a inizio maggi.
Devo ammettere che, nonostante un'infanzia in campagna e cinque anni di istituto agrario, era passato così tanto tempo da quando ho coltivato qualcosa che mi sono emozionata come una bambina nel maneggiare la terra e i semi e adesso controllo tre volte al giorno se sta spuntando qualcosa!

a sinistra cestini biodegradabili in fibra di cocco (piselli, zucchine, fragole, basilico e delphinium) a destra vaschette della frutta in polistirolo (insalata)
Per adesso ci salutiamo con le foto del semenzaio realizzato in pieno stile eco-sostenibibile con materiali di recupero e/o biodegradabili, a presto!

martedì 5 aprile 2016

Iniziamo!

Questa storia inizia molto tempo fa, in una terra (non troppo) lontana, per la precisione Roma e ad essere ancora più precisi in uno dei suoi licei, l'istituto agrario Federico Delpino; in questa scuola, studiava una ragazza con una grande passione per la natura, le piante e gli animali, il suo sogno era diventare veterinaria perciò aveva scelto questa scuola per prepararsi al meglio agli studi futuri....pessimo errore...infatti in questa scuola finivano per la maggior parte ragazzi svogliati, maleducati e che avevano rifiutato licei classici o scientifici perchè "nun me va de studià". Quindi la nostra ragazza passò 5 anni infernali in cui imparò molto, sull'agricoltura e sulle persone, la prima da amare le seconde da evitare...così la sua scelta di proseguire gli studi in veterinaria le sembrò ancora più azzeccata, cosa c'è di meglio che curare gli animali evitando il più possibile il contatto con le persone? altro pessimo errore...gli animali mica si allevano da soli o vivono da soli in appartamenti e giardini, il contatto con le persone è sempre necessario e si divide principalmente tra proprietari ignoranti e allevatori avidi. Bene, meglio cambiar strada, ecco quindi che la nostra ragazza (che nel frattempo si era fatta donna) approda nel mondo del fitness, diventando istruttrice in una palestra, tuttavia nel suo cuore la passione per la natura non è mai morta, anzi, allontanandosi da essa è cresciuta ancora di più...ma come conciliare un lavoro in città e una vita in campagna? semplice, riducendo le ore trascore nel cemento e aumentando quelle trascore nel verde.
Ed eccoci al secondo inizio di questa storia, quello dove moderno e antico si fondono creando una cosa nuova e vecchia al tempo stesso: la felicità.
Il moderno prenderà la forma del lavoro nel settore fitness e salute (dopotutto le persone non sono così male se sai scegliere quelle giuste) e l'antico si incarnerà nella coltivazione della terra e nell'allevamento di animali da cortile (il miglior modo per evitare proprietari e allevatori è diventarlo).
Quindi eccomi a presentare in questo blog il versante antico di questa storia, per quanto riguarda la parte moderna bisogna aspettare ancora un po'; mi auguro che queste pagine riescano a trasmettere la gioia che mi procura essere a contatto con la natura e le sue personalità di madre e matrigna, vi lascio due foto che presentano una parte della terra su cui verserò sudore e lacrime (che tanto vanno bene entrambi che hanno tanti sali minerali)
in questa parte sorgerà l'orto in comune con mio suocero

in questo angolo sarà posizionato il pollaio